Direttore Generale

È nominato dal Presidente della Regione, d’intesa con il Rettore dell’Università degli Studi di Trieste, secondo le disposizioni previste dalla normativa vigente. Il Direttore Generale, per l’adozione dei piani attuativi aziendali del Piano sanitario e
sociosanitario regionale, dei piani e programmi pluriennali di investimento, di bilancio economico preventivo e del bilancio d’esercizio nonché del piano aziendale annuale, acquisisce il preventivo parere dell’Università tramite il Rettore, il quale lo esprime nel rispetto
dell’ordinamento universitario che tiene conto del ruolo dei dipartimenti universitari interessati.

Il parere dell’Università si intende espresso in senso favorevole qualora non pervenga entro 30 giorni dalla ricezione, da parte del Rettore, della proposta. Tale modalità di consultazione dell’Università è, altresì, seguita per l’adozione di atti rilevanti di gestione che possono incidere sulle attività assistenziali ritenute essenziali ai fini della didattica e della ricerca. La Regione, in relazione ai procedimenti di valutazione del Direttore Generale, si esprime d’intesa con il Rettore dell’Università. La responsabilità del Direttore generale è piena rispetto alle strategie ed all’azione di indirizzo nei confronti dei responsabili delle Strutture, anche ai fini dell’integrazione delle stesse nella realizzazione della missione aziendale. È il garante dei processi di qualità e di sicurezza aziendali.

Compete in particolare al Direttore Generale:

  • esercitare i poteri organizzativi e gestionali attribuiti dalle leggi, coerentemente ai principi,
    agli obiettivi, agli indirizzi e alle direttive definite dai diversi livelli di governo e di
    programmazione del sistema dei servizi sanitari;
  • presidiare lo svolgimento di tutte le funzioni necessarie alla direzione, all’organizzazione e
    all’attuazione dei compiti di istituto, nel rispetto dei principi di imparzialità e trasparenza
    nonché dei criteri di efficacia, di efficienza e di economicità della gestione complessiva;
  • assumere la responsabilità del budget generale dell’Azienda nel rispetto del vincolo delle
    risorse assegnate dalla Regione, nonché dell’assegnazione dei budget ai singoli dirigenti;
  • esercitare le funzioni di verifica e di controllo dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi
    programmati.

Gli atti di competenza del Direttore Generale sono:

  • nomina e revoca del Direttore Amministrativo, del Direttore Sanitario e del Direttore dei
    Servizi Sociosanitari;
  • nomina del Collegio Sindacale, dell’Organo di Indirizzo e del Collegio di Direzione;
  • nomina del Consiglio dei Sanitari e dell’Organismo Indipendente di Valutazione;
  • costituzione e nomina dei componenti del Comitato Unico di Garanzia;
  • nomina del Responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza;
  • nomina del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione;
  • nomina del Risk manager
  • nomina del referente aziendale per la qualità e l’accreditamento
  • nomina del Medico Competente;
  • nomina del Responsabile privacy;
  • nomina dei Responsabili del trattamento dei dati;
  • adozione e modifica dell’Atto aziendale;
  • adozione degli atti fondamentali di programmazione aziendale;
  • adozione del Documento di Valutazione dei Rischi (art. 28 d.lgs 81/2008)
  • sottoscrizione dell’Accordo di programma relativo ai Piani di zona, di cui alla normativa
    regionale;
  • attribuzione diretta del budget ai Responsabili delle Strutture aziendali;
  • controlli annuali e infrannuali;
  • adozione dei regolamenti interni di portata generale;
  • nomina e revoca dei Direttori di Dipartimento, Direttori di Struttura Complessa dell’Azienda
    nonché dei Responsabili delle strutture semplici – dipartimentali e non, degli incarichi
    professionali della dirigenza, degli incarichi di funzione organizzativi e professionali del
    Comparto;
  • nomina dei Collegi tecnici per la valutazione dei dirigenti e delle commissioni concorsuali;
  • adozione dei provvedimenti conseguenti alla valutazione dei dirigenti;
  • decisione di stare in giudizio e nomina dei legali;
  • stipula dei contratti collettivi integrativi di lavoro del personale dipendente e convenzionato;
  • stipula di convenzioni o intese con soggetti pubblici o privati, salva la loro sottoscrizione che
    può essere delegata;
  • sottoscrizione dei contratti, fatte salve le attribuzioni proprie dei dirigenti e/o delegate agli
    stessi secondo gli atti organizzativi interni;
  • cura dei rapporti esterni con le Istituzioni e gli organi di stampa;
  • assicurazione dei rapporti tra l’Azienda e la Conferenza dei Sindaci, partecipando alle sedute
    su invito del Presidente;
  • stipula degli accordi con le strutture private accreditate;
  • acquisizione/alienazione del patrimonio immobiliare;
  • ogni altro atto ad elevato contenuto discrezionale, non di natura tecnico professionale, la cui
    materia non sia stata preventivamente regolamentata e non sia riservata, espressamente, o
    delegata ad altri soggetti aziendali.

Tutti gli atti e i provvedimenti, non specificatamente riservati al Direttore Generale, sono di competenza dei dirigenti, o delegati agli stessi, che li adottano, nei limiti e per il raggiungimento degli obiettivi di mandato e/o di budget loro assegnati, e nel rispetto delle
direttive in materia eventualmente impartite. . Il Direttore Generale, qualora ravvisi negli atti emanati dai dirigenti pregiudizio alla legalità, imparzialità o al buon andamento dell’Azienda, ovvero la non corretta gestione delle risorse assegnate nei budget, sentito il dirigente cha ha adottato l’atto o il provvedimento, annulla gli atti illegittimi nonché revoca i provvedimenti in contrasto con i principi di buon andamento e di corretta gestione delle risorse.

Il Direttore Generale, in caso di inerzia del dirigente nell’adottare atti amministrativi o provvedimenti di competenza dello stesso, può disporne l’avocazione o l’affidamento dell’adozione ad altro dirigente. In caso di impedimento o assenza del Direttore Generale le relative funzioni sono svolte temporaneamente dal Direttore di Area (Sanitario, Socio-Sanitario o Amministrativo) nominato dal Direttore Generale con proprio decreto. In caso di mancata nomina del sostituto ne fa le veci il Direttore più anziano di età. L’assunzione di tali funzioni di supplenza hanno carattere aggiuntivo e non esclusivo.