Al via il progetto regionale per la cura della cefalea cronica: un modello innovativo di presa in carico multidisciplinare
Oggi, 17 novembre 2025, presso la sala riunioni
- st.15 della Palazzine della Direzione Infermieristica dell'Ospedale di Cattinara e alla presenza del Direttore Generale Antonio Poggiana, il Direttore della SC Clinica Neurologica, prof. Paolo Manganotti, il Consigliere regionale Claudio Giacomelli, il Direttore del Centro Cefalee, dott. Antonio Granato e il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, dott. Quaranta, è stato presentato il progetto sperimentale Regionale per la Cefalea Primaria Cronica intitolato ‘’Realizzazione di un modello innovativo di presa in carico dei pazienti con cefalea cronica nella provincia di Trieste mediante organizzazione di una rete multidisciplinare a multilivello e formazione periodica professionale”, realizzato dall’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina – SC (UCO) Clinica Neurologica - SS Centro per la Diagnosi e Terapia delle Cefalee e finanziato dalla Regione FVG.
“Il progetto nasce per ottimizzare la cura dei pazienti con cefalea primaria cronica – spiega il prof. Paolo Manganotti, Direttore della Clinica Neurologica – mediante interventi di potenziamento del personale sanitario per fronteggiare il bisogno assistenziale, interventi di coordinamento che facilitino la comunicazione fra le figure professionali coinvolte nella rete della cefalea e interventi di formazione continua per tutto il personale sanitario per omogeneizzare e standardizzare i comportamenti professionali – prosegue Manganotti - la domanda di trattamento specifico superava di gran lunga l’offerta con conseguente allungamento delle liste d’attesa e non vi era un’adeguata comunicazione fra le strutture dedicate alle cefalee e le altre figure professionali coinvolte nel percorso del paziente, come il Medico di Medicina Generale, lo psicologo, il fisioterapista, il Pronto Soccorso e le altre figure mediche specialistiche. Inoltre, le figure che cooperavano con il neurologo nella rete delle cefalee frequentemente non avevano un background culturale focalizzato sulla cefalea in quanto questa viene spesso impropriamente considerata una patologia neurologica minore, condizionando negativamente la formazione sull’argomento.”
“Il progetto, avviato nella provincia di Trieste – afferma il dott. Granato, Direttore del Centro Cefalee - ha quindi l’obiettivo di migliorare tutti questi aspetti. La cura e la qualità di vita delle persone affette da questa patologia, riconosciuta dall’OMS come una delle principali cause di disabilità nel mondo, ha avuto inizio nell’aprile 2025 e prevede la realizzazione di una rete multidisciplinare e multilivello per la gestione integrata del paziente cefalalgico.’’
‘‘La cefalea, rappresenta un problema sanitario, sociale ed economico di grande rilievo. Le forme croniche, in particolare, comportano un impatto significativo in termini di disabilità, assenze lavorative e costi per il sistema sanitario - afferma il Consigliere regionale Giacomelli – pertanto mi è sembrato doveroso intervenire per lo stanziamento di fondi regionali col fine di avviare progetti sperimentali capaci di alleviare le sofferenze delle persone affette e dare una risposta concreta alle esigenze del sistema socio sanitario. Con il mio emendamento è stato dato seguito inoltre ai decreti attuativi ministeriali, successivi alla Legge 81/2020 che ha riconosciuto la cefalea cronica come malattia sociale – prosegue Giacomelli – infatti dai decreti erano state finanziate diverse regioni italiane per progetti sperimentali e la nostra era rimasta esclusa – prosegue e conclude Giacomelli – con questo stanziamento anche sul nostro territorio verrà portato avanti questo ambizioso progetto destinato ad essere un successo in termini sanitari e sociali e sottolineo che il Centro Cefalee di Trieste è un’assoluta eccellenza che merita sostegno per crescere ancora’’.
‘’Il progetto prevede sei obiettivi: la mappatura dei livelli di accesso dei pazienti con cefalea, il potenziamento della presa in carico dei pazienti con cefalea cronica, la formazione per il personale sanitario, l’informazione per la popolazione, il potenziamento terapeutico con terapia cognitivo-comportamentale e di mindfulness e il potenziamento terapeutico con trattamenti di neuromodulazione non-invasiva – afferma il dott. Granato, che continua – Queste terapie, efficaci e sostanzialmente prive di effetti collaterali, potranno essere utilizzate insieme ai trattamenti farmacologici per potenziarne l’efficacia, o nei pazienti che non possono o che preferiscono evitare i trattamenti farmacologici, per esempio le donne in gravidanza o allattamento, a sottolineare l’importanza del progetto anche per la Medicina di Genere – continua e conclude il dott. Granato - grazie all’emendamento del Consigliere Giacomelli è stato possibile aumentare il numero dei pazienti presi in carico che entrano per via preferenziale, abbattendo così le liste di attesa, con l’apertura di un nuovo ambulatorio del Centro Cefalee, denominato “Ambulatorio Cefalea Cronica” nei due macrodistretti di Trieste e con l’ampliamento del personale del Centro Cefalee, inserendo la figura di un infermiere dedicato, dello psicologo e del fisioterapista’’
“Questa iniziativa – conclude il prof. Manganotti – punta a creare un modello organizzativo replicabile in tutta la regione, capace di migliorare concretamente la qualità di vita dei pazienti e di rafforzare la sinergia tra ospedale e territorio.”
SSD Comunicazione, URP, Relazioni Esterne e Ufficio Stampa/ss