Presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio”, Gorizia - Intervento di adeguamento edile - impiantistico della terapia intensiva

Intervento di adeguamento edile - impiantistico della terapia intensiva (art. 2 D.L. 34/2020 convertito in legge 77/2020) L’intervento ha previsto la sostanziale riorganizzazione e ristrutturazione dei reparti di terapia intensiva e terapia semintensiva unità cardiologica (UTIC) ubicati al piano primo nell’edificio denominato “Piastra” dell'ospedale mantenendo la funzione del reparto a terapie Intensive. Sotto il profilo distributivo si è provveduto alla sistemazione di 11 posti letto: 7 posti letto di terapia intensiva in Open Space e 4 posti letto di terapia semintensiva dell’unità cardiologica (T.S. UTIC) in open space adiacente. Tutti gli 11 posti letto sono stati dedicati alla terapia intensiva e semintensiva cardiologica come ricoveri ordinari, con possibilità comunque di utilizzare tali posti letto anche come ricoveri infettivi, oltre al locale singolo da 1 posto letto dedicato ai degenti isolati. I reparti sono stati strutturati al fine di permettere l'utilizzo contemporaneo di una parte come terapia intensiva infettivi e per l’altra come terapia intensiva ordinaria.

Construction adaptation intervention - intensive care facility (art. 2 D.L. 34/2020 converted into law 77/2020) The intervention provided for the substantial reorganization and restructuring of the intensive care and semi-intensive cardiological unit (UTIC) located on the first floor in the building called "Piastra" of the hospital maintaining the function of the intensive therapy department. In terms of distribution, 11 beds have been arranged: 7 beds for intensive care in the Open Space and 4 beds for semi-intensive therapy in the cardiological unit (T.S. UTIC) in the adjacent open space. All 11 beds were dedicated to intensive and semi-intensive cardiac care as ordinary shelters, with the possibility of using these beds also as infectious shelters, in addition to the single room for 1 bed dedicated to isolated patients. The departments have been structured in order to allow the simultaneous use of one part as infectious intensive care and for the other as ordinary intensive care.