Maltrattamento di animali
Il maltrattamento di animali è un reato che è previsto e punito dalla Legge 20 luglio 2004, n. 189 ed è punito con la reclusione da tre mesi ad un anno o con la multa da € 3.000 a € 15.000.
Trattandosi di un reato, è competente ad intervenire qualsiasi organo di polizia giudiziaria: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Corpo della guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato e Corpo della polizia municipale.
Pertanto, chiunque sia testimone oculare diretto di atti di crudeltà contro gli animali può rivolgersi ad uno dei succitati organi segnalando il fatto e richiedendo eventualmente un intervento per l'accertamento del reato.
Nel Comune di Trieste è altresì in vigore il "Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali" nel quale tra l'altro viene specificato che:
- è fatto assoluto divieto di detenere in spazi angusti e privi dell'acqua e del cibo necessario;
- è fatto assoluto divieto di detenere cani a catena corta e sprovvisti di un idoneo riparo rialzato dal suolo e coperto su almeno tre lati, ove gli animali possano proteggersi dalle intemperie. Il recinto deve avere almeno 15 mq. Gli animali che per le loro caratteristiche (guardia, ecc.) debbano essere tenuti alla catena, devono sempre potere raggiungere il riparo e il contenitore dell'acqua;
- è fatto divieto di utilizzare animali per la pratica dell'accattonaggio;
- è fatto assoluto divieto di svolgere sul territorio del Comune spettacoli od altri trattenimenti pubblici che comportino maltrattamento di animali.
Inoltre, chi detiene un animale deve averne cura, facendolo visitare da medici veterinari ogni qualvolta il suo stato di salute lo renda necessario, accudendolo ed alimentandolo con un dieta adatta a soddisfare le necessità della specie e razza a cui appartiene.
Fatte salve naturalmente le disposizioni penali, le trasgressioni all'ordinanza comunale sono punite con una sanzione amministrativa da € 150 a € 900.