La Libertà è Terapeutica
Evento
dal 6 settembre 2024 al 26 settembre 2024
Progetto di cooperazione allo sviluppo e relazioni internazionali
Nel 2024 ricorre il centenario della nascita di Franco Basaglia, l’uomo che aprì le porte del manicomio, che smontò pezzo a pezzo l’apparato istituzionale e dimostrò che si può assistere e curare la persona folle in altri modi. Il 13 maggio 1978 la sua impresa diventa la Legge 180. Da quel momento possiamo vivere in un paese senza manicomi.
L’Accademia della Follia, compagnia di teatro professionale formata da matti di mestiere e attori per vocazione, dal 1981 racconta la storia, le testimonianze e i passaggi della straordinaria esperienza di deistituzionalizzazione basagliana e della chiusura dell’Ospedale psichiatrico di Trieste.
Obiettivo del Progetto
Attraverso la condivisione di un progetto culturale, artistico e teatrale avviare processi efficaci verso la sensibilizzazione alle tematiche della promozione sociale e della salute, la divulgazione di buone pratiche di inclusione e reinserimento sociale contro ogni stigmatizzazione. Contribuire alla diffusione di una cultura capace di dar risonanza a una visione della salute mentale emancipata, innovativa e inclusiva.
Rappresentare lo spettacolo teatrale “Quelli di Basaglia…a 180 gradi”, in lingua spagnola, agito da attori portatori di disagio psichico e sociale a dimostrazione che ciò che si pensa impossibile diventa possibile. A partire da questo aprire ambiti di formazione attraverso la trasmissione dell’esperienza italiana e triestina sul tema della deistituzionalizzazione psichiatrica; e la trasmissione del metodo di lavoro.
Quelli di Basaglia...a 180 gradi
Lo spettacolo ripercorre i passaggi cruciali dell’opera di Franco Basaglia: dall’istituzione negata, smontata e distrutta fino alla Legge 180.
Le parole riconquistate da chi ha vissuto e vive questa esperienza narrano come lo spaesamento, la ribellione, la solitudine, l'incertezza, le speranze, la nostalgia dei possibili non consentiti abbiano costruito il percorso per cui l’impossibile è diventato possibile.
Nello spazio scenico, gli attori interpretano un mosaico di testi, articoli, interviste, poesie, testimonianze autentiche di Franco Basaglia, dei basagliani e dei matti. Intrecciano il testo con la musica, la danza, il canto, reinventando così i modi per cui la follia possa ritornare finalmente a far parte della vita e non sia ridotta a malattia dalla forza della ragione e dalla violenza delle istituzioni.
È il racconto di chi prende parte, di chi prende le parti,
di chi tocca la terra, bagna le rose e cambia le cose.
Partner di progetto in Italia: Regione Friuli Venezia Giulia, Azienda Sanitaria ASUGI, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, CoPerSaMM – Conferenza permanente per la salute mentale nel mondo Franco Basaglia.
Partner di progetto in Colombia: Hospital Universitario San Ignacio de la Pontificia Universidad Javeriana di Bogotà.
Con la partecipazione di: IIC – Istituto italiano di Cultura di Bogotá.
Il progetto propone:
- rappresentazione dello spettacolo QUELLI DI BASAGLIA…A 180° in lingua spagnola;
- incontri con studenti universitari, operatori socio-sanitari, medici, psichiatri e pubblico in generale
per raccontare la nostra storia e il nostro percorso artistico;
- workshop di formazione sul metodo di lavoro teatrale messo a punto da Claudio Misculin nell’arco
di trent’anni di esperienza nella ricerca tra teatro e follia;
- rassegna di film-documentari sul tema della salute mentale e sulla deistituzionalizzazione
promossa da Franco Basaglia: «I giardini di Abele» di Sergio Zavoli e «Dentro le proprie mura»
de Carlo Corinaldesi sottotitolati in spagnolo, «Ana Rosa» di Catalina Villar.
Il partner CoPerSaMM propone incontri e dibattiti a cura della dott.ssa Giovanna del Giudice, che ha iniziato a lavorare con Basaglia nel 1971, e del dott. Roberto Colapietro, esperto di cooperazione sociale, sull'attualità del pensiero e dell'opera di Franco Basaglia e sulla legge 180.
Il progetto LA LIBERTÀ È TERAPEUTICA si propone di implementare la rete di scambi e di progetti nazionali e internazionali, da anni avviata da Trieste (dal 1974 area pilota per la deistituzionalizzazione e centro di riferimento dell'OMS) e i Paesi del Sud America con l'obiettivo di far conoscere il lavoro di deistituzionalizzazione, lo sviluppo dei servizi locali e le politiche comunitarie di salute mentale