Rabbia e profilassi antirabbica

Cos'è la rabbia
È una malattia infettiva causata da un virus, che colpisce gli animali selvatici e domestici. La volpe è il serbatoio naturale del virus.
La rabbia si può trasmettere all'uomo tramite contatto con la saliva dell'animale infetto, di solito con il morso di cani o di volpi. Il virus penetra così nell'organismo, infettando il sistema nervoso con conseguenze che possono essere gravi, se non si interviene immediatamente.
Negli animali la rabbia ha sempre esiti letali.

La provincia di Trieste, dal 1979 in poi, è stata interessata da diverse epidemie di rabbia. La vaccinazione orale annuale delle volpi, praticata con regolarità dal 1994, ha fatto sì che dal 2005 al 2008 nella provincia di Trieste non si registrassero nuovi casi di rabbia.

Il vaccino
Nel 2008 la rabbia silvestre è ricomparsa in Carnia, per diffondersi poi nelle provincia di Pordenone, nel Veneto, e, dall'ottobre 2008, anche nella provincia di Trieste, con un caso di positività in una volpe rinvenuta morta vicino a Gropada.

Poiché l'ultimo caso di rabbia nelle regioni del Triveneto risale al 14 febbraio 2011, il Ministero della Salute ha deciso, il 18 febbraio 2013, di sospendere la validità dell'Ordinanza Ministeriale 10 febbraio 2012 nella parte che rendeva obbligatoria la vaccinazione antirabbica dei cani residenti nel Friuli Venezia Giulia e dei cani, gatti e furetti introdotti dalle altre regioni d'Italia.
Nella provincia di Trieste dunque non è più obbligatoria la vaccinazione antirabbica:
- per i cani residenti
- per i cani, gatti e furetti introdotti dalle altre regioni italiane.

La vaccinazione antirabbica rimane comunque obbligatoria, come previsto dalla normativa comunitaria, per tutti gli spostamenti di cani, gatti e furetti da o verso paesi esteri, sia comunitari che extracomunitari.
Gli animali devono essere vaccinati contro la rabbia almeno 20 giorni prima della partenza.
Oltre alla vaccinazione antirabbica, è necessario anche il passaporto internazionale, anche per spostamenti verso o da paesi appartenenti alla Comunità Europea.
Le vaccinazioni antirabbiche possono essere effettuate esclusivamente dai veterinari libero-professionisti, presso ambulatori o cliniche veterinarie autorizzate, con applicazione di tariffe decise da ogni singolo veterinario.

Controllo animali morsicatori
Rimane invariato l'obbligo di controllo degli animali morsicatori (prevalentemente cani e gatti). In questo caso è previsto il sequestro dell'animale (di norma domiciliare, se non sussistono elementi che lo sconsigliano) per un periodo di 10 giorni dalla data dell'avvenuta morsicatura. La verifica delle buone condizioni di salute dell'animale consente di escludere ogni possibilità di rischio di infezione nell'uomo.

Se una persona risulta morsicata da animale rimasto ignoto, deve comunque contattare il Centro Vaccinale Unico.

Gli ambulatori veterinari dell'ASUITs ed il Canile Sanitario effettuano:
- l'iscrizione dei cani all'anagrafe canina, compresa l'apposizione del microchip
- il rilascio dei passaporti internazionali per cani, gatti e furetti
- il controllo degli animali morsicatori, nell'ambito delle misure previste da regolamenti di polizia veterinaria per la profilassi della rabbia.