Giornata di sensibilizzazione sul Disturbo da Gioco d’Azzardo
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dal 23 maggio 2025 al 23 maggio 2025
venerdì 23 maggio 2025 ore 20:30 Teatro Basaglia - Via E. Weiss 13, Trieste
Venerdì 23 Maggio 2025, in occasione della Giornata Mondiale dedicata al Gioco Sano, l’Equipe per la Cura e la Prevenzione del Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA) di ASUGI, insieme alla cooperativa Duemilauno Agenzia Sociale, promuove un evento teatrale a titolo gratuito aperto a tutta la cittadinanza.
Quest’anno verrà proposto uno spettacolo di improvvisazione teatrale a cura di Improvvisamente APS, un’associazione culturale presente a Trieste dal 2016 che si occupa di spettacoli e di corsi di formazione.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare al tema del gioco d’azzardo il pubblico che verrà direttamente coinvolto dagli attori nello svolgimento dello spettacolo. Ci sarà modo di parlare di fattori di rischio, di distorsioni cognitive, delle implicazioni personali, familiari e sociali di questo disturbo.
All’evento seguirà un dibattito aperto tra la cittadinanza e gli operatori del servizio per le Dipendenze Comportamentali di ASUGI
Nel corso degli ultimi 20 anni, il mercato del gioco d’azzardo ha subito un aumento esponenziale a livello sia nazionale che regionale, come indicato dalla spesa in gioco che tra il 2000 e il 2022 è passata in Italia da 19 miliardi di euro a 136 miliardi. La preoccupante accelerazione del fenomeno è stata determinata da molti fattori, fra cui la progressiva liberalizzazione del settore che ha riguardato molti paesi, e in Italia ha assunto la forma di una progressiva introduzione sul mercato di giochi caratterizzati da un alto payout e simultaneo abbassamento della tassazione. Le principali riforme hanno visto l’introduzione degli apparecchi da gioco (slot machine nel 2004 e videolottery nel 2010) e la legalizzazione del gioco d’azzardo on-line nel 2011. Ciò ha determinato un aumento dell’offerta capillare sul territorio ed on line anche attraverso una customizzazione dei clienti, con offerte mirate a determinati target di consumatori, con giochi d’azzardo studiati ad hoc per ogni profilo di giocatore (donna, uomo, giovane, anziano, tecnologico, tradizionale e così via). In questo contesto, rispetto al passato, più soggetti hanno cominciato a giocare d’azzardo, con il risultato che oggi più persone rischiano lo sviluppo anche delle problematicità.
Le stime epidemiologiche sul gioco d’azzardo in Italia, fornite dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR attraverso lo studio IPSAD, indicano per il 2022 in quasi 30 milioni il numero delle persone tra i 18 e gli 84 anni che in Italia hanno giocato d’azzardo almeno una volta nella loro vita (62%), 20 milioni e mezzo lo hanno fatto nel corso del 2022 (43%) e in 10milioni hanno riferito di aver giocato negli ultimi 30 giorni (21%). Attraverso il test di screening Problem Gambling Severity Index (PGSI), adattato e validato per l'Italia, è stato stimato che il 13% (oltre 2,5 milioni di persone) dei giocatori presenta caratteristiche di gioco potenzialmente a rischio.
Ad aggravare la situazione ha contribuito inoltre la crisi economica degli ultimi anni, che ha causato situazioni di impoverimento, con ripercussioni di vasta portata tanto sui singoli quanto sulle famiglie, in un contesto di progressiva accentuazione delle diseguaglianze sociali. E’ nota infatti la relazione inversa fra la situazione socioeconomica finanziaria (reale o percepita) e la propensione al gioco d’azzardo, alimentata dalla crescente pubblicizzazione dei giochi d’azzardo legali, nell’idea illusoria di una vincita in grado di garantire la risoluzione ‘in un colpo solo’ dei problemi economici correlati alla crisi.
L’impressionante sviluppo del mercato ha comportato rilevanti costi sociali e di salute pubblica, tanto da rappresentare una delle sfide maggiori con cui le politiche sanitarie e sociali devono confrontarsi: risulta di fondamentale importanza leggere il fenomeno del gioco d’azzardo come una questione di salute pubblica, che permetta di guardare il problema secondo una prospettiva più ampia, in termini di costi e benefici, ponendo massima attenzione ai rischi per le famiglie e le comunità.
I Servizi sanitari regionali per il Disturbo da Gioco d’Azzardo
Su tutto il territorio regionale i Servizi per le dipendenze offrono una serie variegata di attività terapeutiche e riabilitative, mantenendo una forte sinergia con le associazioni del Terzo settore. Le diverse attività sono state implementate secondo una logica sia ambulatoriale che territoriale, con l’obiettivo prioritario di intercettare il bisogno ancora sommerso e di facilitare la richiesta di aiuto dei soggetti con problematiche di disturbo da gioco d’azzardo e del loro nucleo familiare, rafforzare e supportare la rete di cura e trattamento, prevenire e ridurre i disagi per i famigliari delle persone con tali problematiche.
Il trattamento del disturbo da gioco è organizzato in équipe composte da figure professionali diverse, a seconda del servizio territoriale e a seconda delle risorse disponibili. I percorsi di cura previsti includono:
- colloqui psicologici e di sostegno sociale;
- colloqui di counselling;
- gruppi di trattamento per giocatori e familiari;
- gruppi di auto aiuto;
- didattiche di educazione sanitaria per giocatori e famigliari;
- tutoraggio economico;
- partecipazione ad attività di rete;
- collaborazione con altri enti e servizi (come ad esempio, Servizi Sociali, Distretti Sanitari, UEPE);
- progettazione e implementazione di eventi formativi;
- percorsi di follow up.
Il Dipartimento delle Dipendenze di Trieste già dagli anni ’90 ha strutturato percorsi terapeutici per giocatori patologici e loro familiari, ma mentre all’inizio le persone affette da problematiche correlate al gioco d’azzardo erano poche e confinate negli ambienti dove era lecito e consueto scommettere (sostanzialmente ippodromi e casinò), negli ultimi anni l’incessante moltiplicarsi dell’offerta di gioco ha coinvolto una fetta sempre più ampia di persone.
E’ possibile rivolgersi al centro per la cura del gioco d’azzardo patologico, sito in via Paolo de Ralli 5 a Trieste, con accesso diretto e gratuito, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00, oppure prendendo appuntamento telefonico (040.3997375) o via email (dipendenze.legali@asugi.sanita.fvg.it).
Qualora venga richiesto, viene garantito l’anonimato. Inoltre non è necessaria l’impegnativa del medico di medicina generale.
Il programma prevede una fase di valutazione da parte dell’equipe multiprofessionale (psicologo, medico, educatore, assistente sociale) e la successiva individuazione di un percorso di cura e riabilitazione in terapia di gruppo o individuale. Viene inoltre fornito supporto alla rete familiare, spesso coinvolta ed altrettanto sofferente quanto il giocatore. Oltra alle conseguenze relazionali, sono altrettanto rappresentati i problemi economici e sociali. Pertanto il giocatore riceve un’accurata valutazione da parte dell’assistente sociale dell’equipe al fine di pianificare strategie per il risanamento dei debiti, di essere riabilitato nella gestione del denaro e ricevere supporto sociale qualora se ne ravveda la necessità. In caso di reati connessi al disturbo da gioco d’azzardo è attiva una fattiva collaborazione con l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (UDEPE).
I percorsi di cura hanno una durata variabile a seconda del caso, in media durano due anni e terminano con le dimissioni dal servizio. Successivamente il giocatore ed il suo contesto familiare vengono richiamati per delle visite di controllo a cadenza regolare (1, 3, 6, 12 e 24 mesi).
Al termine del percorso o in associazione alla terapia individuale, viene inoltre suggerita la frequentazione di un gruppo di auto aiuto al fine di stabilizzare il mantenimento dell’astinenza e consolidare le strategie di fronteggiamento della dipendenza.
Dott.ssa Alessandra Pizzolato- Referente per il disturbo da gioco d’azzardo
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