SC Radiologia Gorizia-Monfalcone - Sezione ortopantomografia – cone beam TC
Che cosa è l’ortopantomografia (OPT)?
L’ortopantomografia, nota anche come ortopantomogramma o, più comunemente, radiografia panoramica delle arcate dentarie, è un esame radiologico che permette di analizzare contemporaneamente i denti, le arcate dentarie e le ossa di mascella e mandibola. Il tubo e la cassetta radiografica utilizzati nella procedura vengono fatti girare intorno alla testa del paziente.
A cosa serve l’ortopantomografia (OPT)?
L’ortopantomografia serve a studiare i denti, le ossa dei processi alveolari e la mandibola nei casi di problemi odontoiatrici. Permette inoltre di rilevare malformazioni dentarie, come denti inclusi o di identificare lesioni ossee, infiammazioni, cisti o tumori degli alveoli o nella mandibola.
Oltre che dall’odontoiatra, l’esame potrebbe essere prescritto anche da altri specialisti, ad esempio da un chirurgo, da un oncologo o da un otorinolaringoiatra.
Come funziona l’ortopantomografia (OPT)?
Il paziente deve rimanere in piedi, con la testa all’interno dell’apparecchio. Durante l’esame il paziente deve mordere con gli incisivi un punto di fissaggio, in modo da mantenere la posizione corretta e immobilizzare la testa. L’esecuzione della radiografia richiede in media dai 10 ai 15 secondi e non prevede particolari precauzioni dopo l’esame.
Che cos'è la TAC Cone Beam 3D (CBCT)?
La TAC Cone Beam 3D è una moderna metodologia diagnostica che consente di riprodurre sezioni (tomografia) e/o di generare un’immagine tridimensionale del cranio (o di alcune sue aree) per mezzo di radiazioni acquisite da un sensore digitale ed elaborate da un computer. L’utilizzo delle prime Cone Beam Computed Tomography (CBCT) risale circa agli anni 2000. La CBCT è definita come una particolare apparecchiatura CT che consente l’acquisizione di tutto il volume da indagare con un’unica rotazione congiunta a 360° del complesso tubo radiogeno/detettori. Ciò è reso possibile soprattutto dalla emissione di un fascio radiante a forma conica (non a “ventaglio” come nella CT convenzionale) e da un rivelatore solido che può essere conformato a pannello di ampia superficie (flat panel). Si acquisiscono così una elevata quantità di dati che permettono informazioni bidimensionali successivamente analizzate e ricostruite tramite opportuni software così da ottenere immagini tridimensionali e facili ricostruzioni multiplanari (MPR) su vari piani di osservazione, almeno nei 3 principali dello spazio, consentendo l’eliminazione dei problemi da sovrapposizione di strutture anatomiche diverse.
Le immagini sono caratterizzate da elevata risoluzione spaziale e dalla corrispondenza alla realtà anatomica (rapporto 1:1).