Coronavirus: COVID-2019 -22/2/2020 - indicazioni e chiarimenti per gli operatori sanitari

 domenica 23 febbraio 2020

Indicazioni per il personale sanitario condivise il 22 febbraio sia a livello regionale che aziendale

La situazione relativa alla rapida diffusione del nuovo Coronavirus, adesso denominato "SARS-CoV- 2", sta creando un giustificato allarmismo sia nella popolazione generale che nel personale sanitario. È, però, necessario e doveroso agire secondo le evidenze scientifiche e non sull'onda dell'emotività.
 
A tal fine si riportano di seguito le seguenti indicazioni che verranno riportate in maniera dettagliata nella procedura aziendale reperibile che sarà disponibile nell'intranet e che sono state condivise ieri, sabato 22 febbraio sia a livello regionale che aziendale.
 
INDICAZIONI PER GLI OPERATORI
  1. GARANTIRE LA STRETTA APPLICAZIONE DELLE PRECAUZIONI STANDARD, DROPLETS E DA CONTATTO e cioè :
  1. Igiene delle mani, con acqua e sapone o con soluzioni idroalcooliche
  2. Controllare l’integrità dei dispositivi; non utilizzare dispositivi non integri;
  3. Usare i guanti
  4. Usare  mascherine, occhiali protettivi e schermi facciali
  5. Usare  camici monouso
  6. Porre attenzione agli oggetti pungenti e taglienti, specie se contaminati da materiale biologico
  7. Porre attenzione nelle attività di laboratorio per evitare contaminazioni o imbrattamenti
  8. Porre attenzione a tutte le procedure di vestizione e svestizione dei DPI ed al loro smaltimento
  9. Utilizzare un Filtrante Facciale quando è necessario operare con un paziente identificato come caso sospetto o affetto da patologie che si trasmettono per via aerea
  10. Collocare il paziente in una stanza singola (o assieme ad altri pazienti affetti dalla stessa patologia se non vi sono altre infezioni e non vi sono controindicazioni)
  11. Limitare il movimento ed il trasporto del paziente ai soli motivi essenziali e qualora il paziente dovesse essere spostato dalla stanza fargli indossare una mascherina chirurgica
  12. Rendere noto agli operatori che dovranno trasportare o sottoporre a trattamenti il paziente della natura dei rischi
 
  1. IGIENE DEGLI AMBIENTI
Le evidenze disponibili hanno dimostrato che i Coronavirus sono efficacemente inattivati da adeguate procedure di sanificazione che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti di uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio (0.1% -0,5%), etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0.5%), per un tempo di contatto adeguato.
Non vi sono al momento motivi che facciano supporre una maggiore sopravvivenza ambientale o una minore suscettibilità ai disinfettanti sopramenzionati da parte del SARS 2-CoV.
In letteratura diverse evidenze hanno dimostrato che i Coronavirus possono persistere sulle superfici inanimate in condizioni ottimali di umidità e temperature fino a 9 giorni se non si effettuano procedure di sanificazione adeguate.
Per la decontaminazione ambientale dove ha soggiornato un caso sospetto o certo di malattia  è necessario utilizzare attrezzature dedicate o monouso.
Le attrezzature riutilizzabili devono essere decontaminate dopo l'uso con un disinfettante a base di cloro.
I carrelli di pulizia comuni non devono entrare nella stanza.
Il personale addetto alla sanificazione deve essere adeguatamente formato e dotato dei necessari DPI
 
INDICAZIONI PER GLI UTENTI
 
EVITARE l’arrivo al Pronto Soccorso di CASI SOSPETTI O POTENZIALMENTE TALI dal territorio.
 
INFORMAZIONI all’UTENZA: tutte le richieste di informazioni che potrebbero essere richieste telefonicamente devono essere indirizzate al Numero Unico di Emergenza 112 F.V.G., al fine di comprendere e tracciare la chiamata.
Risponderà sempre un operatore sanitario esperto che, se necessario, inoltrerà la telefonata ad un infettivologo.
 
ATTIVITA’ DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE (GUARDIA MEDICA) e DELLA MEDICINA GENERALE: nella situazione di “caso sospetto” non saranno ammesse visite domiciliari, ma si limiteranno alla sola consulenza telefonica.
Qualora, un utente venisse classificato come “caso sospetto”, se le condizioni cliniche non sono così gravi da richiedere l’immediata ospedalizzazione NON VA I INVIATO IN OSPEDALE o AL PRONTO SOCCORSO ma prevale l’osservazione a domicilio e la segnalazione al Dipartimento di Prevenzione per i provvedimenti del caso .
Il personale del Dipartimento di Prevenzione si occuperà di verificare la situazione segnalata, eseguire il tampone quando necessario per la conferma della diagnosi, disporre il periodo e le modalità di quarantena /isolamento
 
PRONTO SOCCORSO:
Sono state previste operazioni di pre triage e percorsi dedicati, differenti a seconda della sede del Pronto Soccorso.
 
RICOVERO IN OSPEDALE:
I casi che necessitano di ricovero verranno ospedalizzati a Trieste presso la SC Malattie Infettive- Ospedale Maggiore dotata di tutte le condizioni tecnologiche adeguate.
Per i pazienti che necessitano, a causa delle condizioni critiche, di essere accolti in Terapia Intensiva sono state individuate sedi e percorsi ad hoc.
 
ATTIVITA’ AMBULATORIALE:
Si raccomanda di posizionare appositi distributori di gel alcolici con una concentrazione di alcol al 60-85%, nei luoghi affollati (sale di aspetto) e invitare le persone ad eseguire l’igiene delle mani .
 
N-B. - le seguenti definizioni sono quelle riportate nella circolare ministeriale che si allega di sabato 22/2/20 soggette a modifiche a seconda dell’evoluzione della situazione epidemiologica
 
DEFINIZIONE DI CASO SOSPETTO:
A. Una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, dispnea) che ha richiesto o meno il ricovero in ospedale e nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia, ha soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni:
storia di viaggi o residenza in Cina;
oppure
contatto stretto con un caso probabile o confermato di infezione da SARS-CoV-2;
 
oppure
ha lavorato o ha frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati pazienti con infezione da SARS-CoV-2.
 
Si sottolinea che la positività riscontrata per i comuni patogeni respiratori potrebbe non escludere la coinfezione da SARS-CoV-2 e pertanto i campioni vanno comunque testati per questo virus.
 
DEFINIZIONE DI CASO PROBABILE:
Un caso sospetto il cui risultato del test per SARS-CoV-2 è dubbio o inconcludente utilizzando protocolli specifici di Real Time PCR per SARS-CoV-2 presso i Laboratori di Riferimento Regionali individuati o è positivo utilizzando un test pan-coronavirus.
 
DEFINIZIONE DI CASO CONFERMATO:
Un caso con una conferma di laboratorio effettuata presso il laboratorio di riferimento dell’Istituto Superiore di Sanità per infezione da SARS-CoV-2, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici.
 
Si informa, infine, che si sta procedendo ad organizzare corsi di formazione specifica per il personale che saranno effettuati nei prossimi giorni, in ogni caso il personale delle Direzioni Mediche e del Dipartimento di Prevenzione è a disposizione per ogni ulteriore chiarimento o approfondimento.